Dimmi che mi vuoi ancora - Cinziagabri

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  1. cinziagabri
     
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    Pubblico qui nel Covo questa mia ff che ho scritto parecchio tempo fà :lol: e che per varie vicissitudini era andato dal rogo al dimenticatoio :B): e anche se con moltooo ritardo :D posto qui come avevo più volte promesso! :rolleyes: Spero vi piaccia questo revival :lol:

    TITOLO=Dimmi che mi vuoi ancora.
    AUTORE= Cinziagabri
    RATING = PG14
    GENERE= Romantico
    PAIRING=Giulio e Patrizia... e vari personaggi di Don Matteo e qualche nuova entrata.

    NOTE: Non è inedita, già pubblicata (ma dispersa! :rolleyes: )
    Buona lettura. :wub:



    Sono uscito da quella casa senza voltarmi, chiudendo la porta dietro di me. L'ho lasciata prima del dovuto, il contratto scade fra qualche mese, ma ho preferito andare via prima.
    Ho ancora la chiave, ma non ho alcuna voglia di rientrarci...
    E' rimasto tutto così, non ho portato via niente.
    Meglio ricominciare da un altra parte, e lasciare lì tutti i miei ricordi. Questo segna la fine una parte della mia vita e l'inizio di un altra.
    Del resto si dice così, casa nuova vita nuova. L'ho comprata stavolta, basta stare in affitto, ormai le mie radici sono qui.
    Gubbio mi è piaciuta sin dall'inizio, come le persone che ci abitano.
    Si respira aria sana e pulita e lo stress sembra non attraversarla più di tanto.
    Sono invaso dalle scatole, ci vorranno alcuni giorni per sistemare tutto.
    Il trasloco è stato rapido, l'impresa di pulizie ha già fatto il grosso del lavoro, poi verrà per le rifiniture. Ora tocca a me risistemare le mie cose, per fortuna c'è Gloria a darmi una mano, altrimenti mi sentirei perso.
    “Giulio? Cominciamo dalla camera da letto? Ho trovato gli scatoloni delle camicie” mi grida da lontano, mentre le rispondo dalla cucina.
    “Arrivo, ho messo su la moka. Bicchierini di plastica però!”
    Pausa caffè con cornetti annessi, ci voleva proprio a quest'ora.
    Gloria ne smangiucchia uno con appetito e mi guarda. È buffa così, seduta su di una scatola, le maniche della camicia arrotolate sulle braccia ed i capelli raccolti in una coda, sembra proprio un maschiaccio!
    “Che fai non mangi? Guarda che per pranzo è previsto un panino. Non ho preparato altro, ti conviene non saltare la colazione” mi ridacchia in faccia. Conoscendola, non credo proprio che si sia limitata a quello.
    Il suo proverbiale appetito non si accontenta solo di un misero panino.
    A metà pomeriggio il sole entra nel salone invadendolo completamente.
    Fa molto caldo, siamo in aprile ma le temperature sono quasi estive. Abbiamo lavorato sodo, non pensavo che saremmo riusciti a svuotare così tanti pacchi.
    Da stanotte dormo qui, c'è ancora parecchia confusione, ma il grosso è fatto.
    Gloria non si ferma da me, preferisce tornare a casa sua, qui non ha neanche un cambio. Domattina ritorna però, non c'è stato verso, ha preso un giorno di ferie. Averle fatto passare la domenica così già mi ha fatto sentire in colpa, ma lei quando decide è irremovibile.
    “Lo faccio nel mio interesse, cosa credi? Domani porto un po' di cose mie e le sistemo per benino” mi grida dall'altra stanza.
    “Ok, sei la solita invadente” le ridacchio dietro ”ma la copia delle chiavi di casa non te la dò!” mentre invece le poggio sulla mensola dell'ingresso.
    ------------

    Ho dormito poco e male, la troppa stanchezza credo. Oggi niente lavoro, in caserma ho lasciato Cecchini alla guida, dovrebbe cavarsela senza problemi. Poi stamattina c'è di turno anche Pietro, se la intendono alla grande quei due, soprattutto quando non ci sono io.
    Doccia veloce poi mi gusto il caffè. Di Gloria nessuna notizia, non la chiamo, era troppo stanca quando è andata via, forse dorme ancora.
    Esco in giardino, è tutto da sistemare, mi sono fatto prendere dall'entusiasmo, dall'idea di poterci piazzare un gazebo ed un dondolo. Ho sempre sognato avere un angolo verde. Vivendo in una grande città era impossibile anche pensarlo, adesso qui è un altra cosa. Le radici le ho trovate ed anche la voglia di cambiare tutto. Da qui in poi.
    Gli amici veri quelli no, sono rimasti, pochi ma buoni.
    Il sole già riscalda l'aria ancora un po frizzante, ma fuori si sta benissimo e respiro a pieni polmoni.
    Prendere casa un po' fuori è stata una idea grandiosa, c'è una pace quasi irreale, questa zona del paese nuova è ancora semivuota.
    Poi arriva Gloria in sella al suo scooter. Le apro il cancelletto pedonale, entra e parcheggia, si sfila il casco ed una massa di riccioli scuri le ricade sul viso.
    Mi schiocca un bacio e prende in spalla la sua sacca. La guardo con aria interrogativa, ma lei mi prende per una mano e quasi mi trascina in casa.
    “Te l'avevo detto che avrei portato un po' di roba con me...scusa il ritardo ma stamattina è stata un impresa svegliarmi, c'è ancora un po' di caffè?”
    “Senza colazione anche oggi?” la guardo di traverso “Dai vieni che ti preparo anche un po' di latte e biscotti, fortuna che ho fatto un minimo di spesa...”
    Gloria mi ride in faccia, non so quante volte da quando è qui, che mi ha salvato riempiendomi il frigo deserto ed arrivando con qualcosa di pronto da mangiare.
    “Giulio sei uno sfacciato irriconoscente! Saresti morto di fame senza di me! Che ingrato! Tante storie per un misero caffè che ti ho chiesto, guarda che potrei lasciarti affogare in tutto questo marasma che regna intorno.”
    Ride di gusto e a me piace da morire stuzzicarla.
    “Va bene, d'accordo, l'ammetto. Come farei senza di te? E che tu mi vizi troppo ed io mi sto abituando” poi la prendo per mano e le faccio strada
    “Sistema le tue cose qui, mentre io preparo la colazione. Ma non allargarti troppo!” Scherzo, ma in fondo le dico la verità.
    Spero solo si sappia dare una regolata, in effetti le sue cose sparse per tutta casa mi hanno fatto uscire quasi matto.
    Gloria mi risponde sarcastica, sa che ho ragione, ma svicola e se ne esce con una delle sue battutine ironiche.
    “Ok faccio la brava lo prometto! Però ti ricordo che non siamo in caserma, ed io non sono un tuo sottoposto!” mi schernisce dietro.
    Subito dopo ci rimettiamo al lavoro, fra i pacchi ancora da sballare e i quadri a cui dare una sistemazione.
    E' quasi ora di pranzo e siamo a buon punto, l'idea di farci due spaghetti la scartiamo a priori, non so ancora dove si trovano le stoviglie. Decido di uscire a prendere qualcosa in rosticceria, magari la mangiamo fuori in giardino, anche se un tavolo per ora non c'è ancora, giusto qualche sedia.
    Prendo le chiavi, infilo la giacca e chiudo la porta dietro di me.
    Sto mettendomi in macchina, ma una voce alle mie spalle richiama la mia attenzione, costringendomi a voltarmi di colpo.
     
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  2. Franziska
     
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    Un nuovo racconto.....bello leggere una storia scritta bene....aspettiamo il seguito...... :forza:
     
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  3. cinziagabri
     
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    Ma grazieee :wub: vedrò di essere puntuale :lol:


    La luce obliqua dei raggi del sole, a quest'ora, adombra la mia vista. Cerco di mettere a fuoco la direzione da cui proveniva quella voce.
    Il sole è accecante e senza occhiali da sole, faccio fatica a distinguerla. Ma l'incedere un po' incerto della persona che avanza di fronte a me, si materializza sempre più distintamente.
    E resto inerte e frastornato.
    Adesso sì che non riesco a credere ai miei occhi. Ora la vedo a pochi passi da me, in un baleno il tempo sembra essersi azzerato.
    “Ciao Giulio...ma sei proprio tu?”
    Mio Dio... questa è quasi una visione...
    Rimango senza fiato completamente, mentre cerco qualche parola che abbia un minimo senso.
    E la luce nei suoi occhi mi rapisce, riportandomi indietro nel tempo.
    “Ciao Patrizia...che sorpresa...cosa ci fai da queste parti?”
    Un tuffo al cuore. Un enorme, vertiginoso tuffo al cuore.
    Ecco l'effetto che mi fa rivederla.
    Sono passati due lunghi anni, dissolti adesso in un attimo.
    Ed è talmente bella che mi fa quasi male.
    Il tempo di posare e di annegare il mio sguardo nei suoi occhi.
    Indimenticabili, come tutto il resto.
    Ogni cosa è rimasta indelebile nella mia mente, dolorosamente.
    Si avvicina con un sorriso incerto, forse è un po' imbarazzata.
    Un misto di stupore e disagio avvolge anche me, mentre ancora riesco a capacitarmi di ritrovarmela davanti. Eppure sapevo sarebbe successo prima o poi. Lo stavo aspettando e temendo, negandolo anche a me stesso.
    Abbassa lo sguardo adesso, passa le mani fra i capelli sciolti sulle spalle. Riconosco quel gesto, lo faceva sempre quando si sentiva osservata e la cosa la metteva a disagio.
    “Sono tornata ieri ...e tu? Non ti eri trasferito?”
    Siamo davvero vicini, ma non oso sfiorarla, anche se reprimo a stento la voglia di abbracciarla.
    Era era così semplice e naturale farlo fra noi. Prima che ci perdessimo.
    Soppeso le parole a fatica, mentre indugio su di lei con lo sguardo. Riconosco e riscopro tutto ciò che di lei ho sempre amato. Dalla sua esile figura alla dolcezza delle forme alla luminosità del suo sguardo.
    È una vera fatica parlarle così, con la distanza degli anni che ci hanno divisi.
    E tutto il male che ci siamo fatti.
    “Io sono rientrato qualche mese fa. A Milano non mi sono mai ambientato... quando ho saputo che c'era un posto vacante qui, ho deciso di tornare.”
    Mi spiace sapere che non sa nulla di me, anche suo padre avrà preferito non metterla al corrente, del resto anche io di lei ho chiesto pochissimo.
    Sapevo solo che era a Londra per un Stage e poi che era rimasta lì per lavoro.
    Entrambi abbiamo pensato fosse meglio così, non cercarci, né chiedere l'uno dell'altro. E' evidente.
    “Davvero? Che coincidenza, anche io sono tornata. Lavoro a Perugia adesso, ma non mi va di vivere lì per ora, viaggerò per un po'...”
    D'istinto mi volto per guardare la mia casa alle spalle e non riesco a trattenermi nell'informarla, mentre una piega amara mi contorna il viso
    “Io invece da oggi vivo qui, l'ho appena comprata! Sono proprio convinto adesso a non andare più via.”
    Il suo sguardo adesso è fisso nei miei occhi ed io adesso comincio davvero a starci i male. Pensavo fosse passato, che avessi in parte dimenticato ed invece quella morsa stretta al cuore la sento ancora, più forte ed opprimente.
    Cerco di stemperare l'imbarazzo, distolgo lo sguardo a fatica su di lei...
    “Sei a piedi? Ti dò un passaggio? Vado a prendere qualcosa per pranzo, con la casa ancora tutta da sistemare, non mi è sembrato il caso di mettermi ai fornelli” Ora osserva la mia nuova casa e mi sembra di cogliere un velo di tristezza nei suoi occhi.
    “Complimenti Giulio, è bellissima. Finalmente l'hai comprata la casa con il giardino, ricordo quante volte me abbiamo parlato...”
    Adesso abbassa lo sguardo, sembra voler mordersi le labbra per averlo detto, mentre cerco di scacciare i ricordi che ora mi affollano la mente. Poi torna a sorridermi, in quel modo così dolce che solo lei riesce a fare.
    “Non vorrei disturbarti, ero uscita a fare due passi, tanto per riassaporare l'aria di qui. Mi è mancata così tanto Gubbio, e poi mi sono ritrovata in questo posto. É una zona nuova, molto carina, a due passi dal centro e piena di verde. Ti ringrazio, ma torno a piedi, avrai ancora tanto da fare.”
    La guardo ancora un attimo e per nulla al mondo vorrei che andasse via e provo ad insistere, cercando di dissimulare la mia ansia.
    “Sono di strada davvero e poi mi fa piacere...lo sai...”
    Vedo Patrizia distendersi. L'idea di poter passare ancora qualche minuto con lei, accresce il tumulto che ho dentro.
    Mi sorride di nuovo ed annuisce.
    “D'accordo allora, se è cosi, il passaggio l'accetto volentieri. In effetti è già un po' tardi per il pranzo...poi papà chi lo sente!”
    Ha ripreso il suo solito umore, la sua solarità mi ha sempre incantato.
    Le passo davanti per aprirle la portiera dell'auto, ma la voce di Gloria mi richiama dall'altra parte della strada, mentre si affaccia dal cancello pedonale
    “Giulio, non dimenticarti di comprare l'acqua, siamo senza!...Ah prendi anche il pane e un dolcetto per dessert!”.
    Rispondo a Gloria, giusto un ok con un gesto della mano.
    Poi Gloria ci guarda ma non si avvicina, saluta da lontano con la mano e rientra in casa. Sono rimasto fermo, con la portiera fra le mani, mentre Patrizia ha seguito tutta la scena.
    Adesso in macchina cerco di rompere quella palpabile tensione che sento fra di noi. Credo di non sbagliarmi, ma Patrizia è rimasta sorpresa nel vedere una donna uscire da casa mia, chissà cosa avrà pensato.
    Non affronto l'argomento e parliamo un po' del più e del meno, di quanto la vita tranquilla di Gubbio ci sia mancata, di suo padre, della caserma e di Don Matteo. È tutto così strano, fuori dal tempo, fuori da quello che siamo stati noi, l'uno per l'altra.
    Nel frattempo siamo arrivati a destinazione, la rosticceria è a pochi passi da casa di Patrizia e dal mio ex appartamento. Ci venivamo spesso a prendere qualcosa nei momenti di emergenza, un altro tassello nei nostri ricordi.
    Parcheggio e scendiamo ed è ora di salutarci.
    Ma non ce la faccio proprio a restare immobile, mi avvicino e le sfioro la guancia con un lieve bacio mentre mi attraversa un brivido lungo la schiena...
    “Ciao Patrizia. E' stato bello rivederti, mi ha fatto piacere.”
    Vorrei succedesse ancora. Anzi lo spero tanto... ma questo non glielo dico! Lei sembra sorpresa, ma ricambia con slancio, credo sia sincera.
    “Ciao Giulio, vale lo stesso per me. Grazie per il passaggio, e a presto”
    Entro nel negozio mentre la vedo allontanarsi verso casa.
     
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  4. Fafà
     
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    Ahhhhh G&P come mi mancavano...poi in questi giorni in cui ci sono le repliche!!!! Sai Cinzia che questa storia non meritava davvero di stare nel limbo della rete!!! :lingua:
    Un motivo in più per affacciarsi al covo!!! :viva: :viva: Questa storia...che come dice Franziska è scritta benissimo e immagino tra un po' arriverà nel vivo!!!
    :bacini:
     
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  5. nene'
     
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    Wow Cinzia! Che bello una nuova storia e sembra promettere bene.
    Purtroppo sono riuscita solo ora a leggere, mi perdoni???? :nuuu: :kiss:
     
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    CAPO MONELLAS DENTRO E FUORI

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    ahhhhhh che bello mia fatinaaaaaa :wub: :wub: :wub: :wub: :wub: :wub: ricordo questa bellissima Fan fiction e la rileggo con tanto piacereeeeeeeeeeeeeeeeeee :wub: :wub: :wub:
     
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  7. Fatema
     
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    :lingua: :ponpon;: :palloncini: :linguetta:
     
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  8. claire3
     
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    che bellaaaaaaaaa Cinzia, l'inizio è davvero promettente !!! Si ricomincia a sognare con la nostra splendida coppia. Scritta veramente benissimo. Adesso spero nel seguito :P

    come di consueto quando pubblicate le vostre storie tu e Checca sulla coppia che adoro...... rileggo più lentamente e me la gusto. Grazieeeeeeeee
     
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  9. mariakiara
     
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    Che bella sorpresa!!! Una nuova ff! Davvero un inizio molto avvincente che promette una storia bella ed emozionante, anzi.... l'intreccio già mi trasmette una sottile...angoscia... che succederà? Chi è questa Gloria? Curiosa curiosa curiosa! Anche a me, come a Giulio, sembra di essere tornata indietro nel tempo, addirittura al bellissimo DM 7, dove tutto era ancora possibile! Anche questa tua nuova storia!
     
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  10. cinziagabri
     
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    Ma quanto entusiasmo :viva: ma grazieeee a tutteeee :bacio3: ... ma sono sempre i nostri G&P :bacini: a farci sognare :palloncini: ...e farci patire :nuuu: :sorriso:
    Buona lettura :kiss:



    Ormai è una settimana che vivo qui.
    Mi sto già abituando, Gloria va e viene come al suo solito.
    Lei non cambia mai, sregolata lo è sempre stata ed è forse questa la sua forza. Il suo modo di fare ha resettato anche i miei più rigidi schemi quotidiani. Rientro a casa piuttosto presto stasera, faccio una doccia con calma, mi preparo e poi esco con Enzo e Paolo.
    Serata di soli uomini, ogni tanto ci vuole. C'è un nuovo locale, una birreria fuori dal centro, producono birra artigianale e pure se non sono un gran bevitore, è sicuramente da provare.

    Arriviamo ed il posto è davvero pieno. Prendiamo l'unico tavolo in fondo ancora libero, la birra è buona, ma la musica dopo un po' diventa assordante.
    Non riusciamo quasi a capire cosa ci diciamo e decido di uscire un po' fuori, mi sembra che quasi manchi l'aria. L'occhio mi cade improvviso sull'allegro gruppetto seduto a ridosso dell'uscita.
    E fra questi vedo Patrizia.
    I nostri sguardi si incrociano... per un istante sembra quasi si cerchino. Faccio un cenno con la testa per salutarla ed esco fuori.
    Ho bisogno davvero di un pò d'aria adesso.
    Mi appoggio ad una balaustra che si apre sopra al terrazzo che dà sul locale. È una bella serata piena di stelle puntellate, ed io mi ritrovo come uno stupido a fissarle e a pensarla.
    In realtà l'ho pensata sempre in questi giorni. Inutile cercare di scacciarla da me, era scontato che l'avrei rivista e fin troppo facile sapere l'effetto che mi avrebbe fatto.
    Proprio adesso che avevo riacquistato un certo equilibrio e tagliato i ponti con tutto quello che mi ha fatto soffrire.
    Poi la vedo uscire dalla porta, è sola e mi viene incontro.
    Stasera è bella da togliere il fiato.
    Ad occhio ha preso qualche chilo e le dona moltissimo, è ancora più donna. La curva sottile dell'ampia scollatura è più morbida e sinuosa ed il profilo delle gambe sotto la gonna corta mi provoca subito un brivido caldo. Ha sempre avuto questo potere su di me Patrizia.

    “Ciao Giulio, ci si vede di nuovo. Anche tu da queste parti?”
    “Ciao Patrizia, si sono qui con degli amici...come stai?”
    E' a pochi centimetri da me e ho quasi paura che senta l'affanno del mio respiro.
    E tutti gli sforzi per scacciala via da miei pensieri naufragano.
    “Benissimo grazie. Tutto solo stasera? E la tua ragazza?”
    La sua domanda a brucia pelo mi coglie di sopresa, tagliente e diretta.
    “Ti riferisci a Gloria? No, stasera non è venuta.”
    Mi morderei la lingua ma stavolta la soddisfazione non gliela do'.
    Passare per quello che dopo la fine di una storia è rimasto solo a leccarsi le ferite non mi va giù.
    “Tu invece? Novità?”
    Stavolta la guardo io dritto negli occhi, senza pietà.
    “Si...Giulio, anche io ho delle novità...” trattiene quasi il respiro sostenendo il mio sguardo e concludendo con un irreale naturalezza “Fra qualche mese mi sposo...”
    Le sue parole mi rimbombano nel cervello...
    ...Che cosaaa?????? Ha detto che...che si sposa...???
    Come si sposa...??? Ma che diavolo sta dicendo??!!
    Avrò capito male, si ho capito male sicuramente... No. Non è possibile!
    Ma lei continua a fissarmi rigida e capisco in una frazione di secondo, anche se sono in pieno pallone, che ho capito benissimo...e che lei non sta affatto scherzando.
    Allora la testa comincia a girarmi e le sue parole mi sembrano non avere più un senso. Mi sento sprofondare nel vuoto, completamente spiazzato e tramortito.

    Come un idiota, abbozzo un mezzo sorriso, perdendo completamente il controllo di ciò che dico.
    “Come?...ti sposi? Ma veramente? E' una bella notizia.”
    Patrizia adesso sembra scrutarmi con più attenzione, quasi volendo provocare e soppesare ogni mia reazione
    “Si mi sposo...Ma davvero ti fa piacere Giulio?”
    Rincalza lei sfidandomi a viso aperto.
    Allora è vero, è proprio vero... mentre nodo mi stringe la gola, pietrificandomi.
    Cosa dovrei risponderle? Vorrei non averle fatto una stupida domanda, per non aver sentito la sua maledetta risposta!
    Certo che mi fa piacere! Come un pugno in pieno viso sferrato senza pietà, come una lama che ti trafigge il petto...
    E il dolore è talmente acuto e lancinante, che mi annienta l'anima.

    Poi improvvisa la voce di un uomo ci raggiunge alle nostre spalle.
    “Patrizia sei lì?... Amore andiamo?”
    Lei si volta e gli fa un cenno con la mano, prima di raggiungerlo.
    “Vengo Claudio, arrivo.”
    Poi torna a guardarmi scavandomi negli occhi, ed io vorrei avere la forza di odiarla con tutto me stesso.
    “Ci vediamo Giulio, buonanotte”.
    “Buonanotte Patrizia”.
    Mi saluta con un sorriso e in un attimo è da lui, sprofondando fra le sue braccia.
    Mentre io sprofondo nell'abisso.
     
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  11. Franziska
     
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    ORPO DI BACCO.....CHE BRUTTA SITUAZIONE :cosa?: A Giulio non riesce l' indifferenza forse perche' non e' proprio indiferente nei confronti di Pat :abbraccio:
     
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  12. mariakiara
     
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    Già un altro aggiornamento! Questa storia si svolge velocemente, carica di colpi di scena... Ed è bello tornare a fare commenti e supposizioni tra noi come una volta, nelle prime indimenticabili ff! Mi piace, anche perché io, a quei tempi, ancora non vi conoscevo, sono arrivata tardi, quando la lux stava già preparando tutto lo stravolgimento che conosciamo.
     
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  13. claire3
     
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    Un aggiornamento !!! Grazie Cinzia :D . Orpo di bacco come dice Franziska.... che notizia inattesa........ mmmmm vedremo il seguito. Ma come scrivi beneeeeeeeeeeeee !
     
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  14. Fatema
     
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    Che botta :cosa?:
     
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  15. nene'
     
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    Eh no cominciamo bene qui!?!?!? Cinzia urge un aggiornamento non puoi mica far soffrire anche noi come il povero Giulio!!!!!!!! :nuuu: :cosa?:
     
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257 replies since 29/6/2015, 23:25   8967 views
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