Il Club di Jane Austen - Commenti

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  1. Frichi Flop
     
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    Ecco la mia piccola recensione

    Un film convenzionale su un amore a 360° non proprio convenzionale. "Il club di Jane Austen" costruisce i suoi intrecci amorosi senza particolari colpi di scena, salvo forse il ricongiungimento tra Sylvia e Daniel, il tutto in nome del lieto fine.
    E' comunque una pellicola particolarmente gradevole: i 104 minuti scorrono piacevolmente sullo schermo, ben confezionati, senza l'abuso di musiche e musichette, grazie a dialoghi ben curati. Non ci sono tempi morti o passaggi inseriti solo come riempitivo. Tornando all'amore non convenzionale, le coppie viste sullo schermo non sono certo canoniche: le relazioni della lesbica Allegra, il rapporto tra Jocelyn e il "toyboy" Grigg, lo strano legame che unisce la precisina della fungia Prudie al cazzeggiatore Dean (strano nel senso che non hanno punti in comune), i tanti matrimoni di Bernardette. Un amore non convenzionale, una forza che è al di sopra di ogni razionalità. Non si spiega altrimenti il matrimonio tra Prudie e Dean, due persone dalle visioni di vita diametralmente opposte, o il flirt tra Grigg e Jocelyn, l'uno interessato alla fantascienza, l'altra ai libri romantici. L'amore non si basa dunque su affinità di interessi, ma è una forza incontrollata che unisce due persone. Convenzionale sarebbe il tradimento di Daniel a Sylvia: il matrimonio che estingue la passione. In realtà, anche in questo caso l'amore, questa forza irresistibile, fa tornare assieme i due coniugi, con Sylvia incapace di provare rancore nei confronti della persona che l'aveva trascurata e poi tradita. Una visione non convenzionale e anche ottimistica: "c'è amore un po' per tutti e tutti quanti hanno un amore", citando un celebre verso. Venendo ai personaggi, Bernardette è la più saggia del gruppo: non tanto per l'età avanzata, quanto per il suo atteggiamento nel volere godere appieno la vita. Non mi riferisco certamente ad eventuali condotte sessuali dissolute (delle quali non c'è traccia sullo schermo), quanto ad una certa serenità che le permette di affrontare ogni situazione che le si presenta davanti. Spicca per saggezza anche Grigg: ragazzo indipendente, realizzato nel lavoro, sportivo, simpatico e brillante, mostra indubbiamente più maturità di Jocelyn, aiutata a valicare quel muro di diffidenze e ostilità che si era formata. Più a suo agio tra le donne (è cresciuto con tre sorella maggiori), che probabilmente con i maschi, che mi immagino gli rimproverino il suo essere tra le nuvole. Sylvia è il personaggio fantasma (parla poco e piange tanto); Allegra, veramente irresistibile con quegli occhioni e quel sorriso acqua e sapone, è un ciclone, ma allo stesso tempo molto fragile. Una ragazza che affronta la vita a tutta corsa e testa bassa...Infine la precisina della fungia. Emily Blunt è bravissima nell'interpretare così bene questo personaggio. I casi sono due: o Emily Blunt è così (e allora mi preoccuperei per lei), oppure è davvero una grande attrice. Urticante solo a vederla in faccia, con quello sguardo a metà tra chi sta per schizzare e diventare un serial killer e tra chi è lì, in attesa di prendere una vagonata di ceffoni. Per fortuna che l'amore, essendo irresistibile, alla fine fa sciogliere anche lei...
     
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12 replies since 3/2/2013, 16:55   140 views
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